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Piccole Serve del Sacro Cuore per gli Ammalati Poveri

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Il carisma

Trattate l’ammalato come se si trattasse di fare per Gesù Cristo;
la misura dell’amore che si ha per Gesù indica la maggiore o minore cura
che la Piccola Serva ha per il povero ammalato

Questa frase mette in evidenza il legame indissolubile tra la spiritualità e l’azione nella vita di madre Giovanna Francesca.
Vera maestra di vita Spirituale, insegnò alle sue figlie con l’esempio di Piccola Serva a vedere Cristo sofferente nell’ammalato e a comportarsi con lui come il Medico divino.

Le caratteristiche del suo carisma furono la devozione al Cuore di Gesù e all’Eucaristia, un’intima devozione al Crocifisso e al mistero della Visitazione della beata Vergine Maria, lo spirito d’orazione.

Il suo messaggio d’amore e di dedizione disinteressata ai malati poveri, nato dal Cuore di Gesù – che lei chiamava il Fondatore dell’Istituto – sopravvive nella spiritualità e nell’apostolato delle sue figlie.

“Il mistero della Croce e il culto del Sacro Cuore di Gesù intridono di soavità e di mitezza il cuore e la vita della Beata Michelotti che trova negli ammalati visitati a domicilio lo sbocco generoso di una tenerezza materna infaticabile e inesauribile ed è così che una vocazione personale diventa anche carisma di fondatrice. Ma nasce una fondazione umile, povera di una povertà evangelica, fedele agli ammalati come a Cristo Signore e depositaria serena e semplice delle beatitudini di Gesù” (Card. Ballestrero, nel 1988 in occasione del centenario della morte della beata Anna Michelotti).