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Piccole Serve del Sacro Cuore per gli Ammalati Poveri

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Il pensiero

«La piccola Serva deve avere due luoghi cari: il Tabernacolo dove è presente Gesù e il Capezzale degli ammalati»

«Se una sorella, una madre, non si fa pagare per i servizi prestati ai suoi cari quando sono ammalati, non lo farà nemmeno la piccola Serva»

«Quali devono essere i nostri preferiti? Sono i poveri e gli ammalati. A loro vadano le nostre attenzioni ed i nostri riguardi, non dobbiamo ignorare che ogni cortesia fatta a loro, è fatta a Gesù»

«Trattate l’ammalato come se si trattasse di fare per Gesù Cristo; la misura dell’amore che si ha per Gesù indica la maggiore o minore cura che la piccola Serva ha per il povero ammalato»

«Sorelle, impegniamoci con grande generosità ad assistere i nostri cari ammalati; soccorriamo volentieri e per amore di Dio il nostro prossimo sofferente e sappiamo che è tutto servizio fatto a Gesù»

«Io, piccola Serva del Cuore di Gesù, concepita nella mente di Dio da tutta l’eternità, voluta per amore, ossia creata perché Dio già mi amava, ancora prima che io nascessi; poi assorbita come goccia d’acqua nell’ondata di quella corrente umana che si è ribellata a Dio, e tuttavia da Dio non abbandonata, ma ancora e così tanto amata, che Dio, per non privarla del suo amore, non ha risparmiato nemmeno l’Unigenito suo Figlio, sacrificandolo per noi»

«Sono una piccola Serve del Cuore di Gesù e dei poveri ammalati; non sono niente più di questo. Ecco il del mio passato, ecco il mio presente, ecco tutte le speranze del mio avvenire»

(le citazioni sono tratte da Parole Vissute – Pensieri della Beata Anna Michelotti, 1990)